“La bellezza è una delle tre virtù fondamentali: verità, bontà e bellezza […]. Si parla troppo della verità, di difendere la verità: dove trovare Dio nella verità? E difficile… Trovare Dio nella bontà: ah, quando si parla di bontà, è più facile. Di trovare Dio nella bellezza invece si parla poco, della strada della poesia, cioè della facoltà creatrice di Dio. Dio è un poeta che fa le cose armoniosamente.”
Nel corso di un intero anno, Dominique Wolton è stato ricevuto dodici volte da Papa Francesco. Il risultato di questi incontri fertili e calorosi è un’intervista in cui il Papa affronta liberamente i temi cruciali del nostro tempo e del suo pontificato: la pace e la guerra, la politica con la P maiuscola (“una delle più alte forme di carità”), la globalizzazione e la diversità culturale, il fondamentalismo e la “sana laicità”, le disuguaglianze economiche e la mancanza di lavoro e prospettive per i giovani, la “follia” del dominio assoluto del “dio denaro” e la necessità di un’economia “concreta” incentrata sul benessere delle persone, l’Europa e i migranti, la tutela dell’ambiente, il dialogo fra i cristiani, fra le religioni, fra atei e credenti…
E un’intervista in cui non c’è spazio per il conformismo o gli stereotipi: le parole chiave del pontificato di Francesco – “gioia”, “tenerezza”, “vicinanza”, “preghiera”, “pace”, “fede”, “croce”, “umiltà”, ma anche “umorismo” – si rivolgono direttamente alla nostra umanità per illuminare i sentieri della nostra vita.