San Vigilio, Vescovo e Martire

San Vigilio, Vescovo e Martire
È un trentino di origine romana, vissuto tra la fine del IV e l’inizio del V secolo, terzo vescovo di Trento.

Su suggerimento di Ambrogio, vescovo di Milano, Vigilio affida a tre presbiteri cappadoci – Sisinnio, Martirio e Alessandro – l’evangelizzazione dell’Anaunia, oggi Val di Non.

I tre, che aveva personalmente formato, verranno poi martirizzati. Vigilio invia le reliquie dei tre a Costantinopoli e a Milano, dove vengono accolte rispettivamente da Giovanni Crisostomo e Simpliciano. Un’antica tradizione racconta che il martirio del vescovo, patrono di Trento, si sia consumato a colpi di zoccolo in Val Rendena. (Avvenire)

Patronato: Trento

Etimologia: Vigilio = vigilante, dal latino

Emblema: Bastone pastorale, Palma, Zoccolo

Martirologio Romano: A Trento, san Vigilio, vescovo, che, ricevute da sant’Ambrogio di Milano le insegne del suo mandato e una istruzione pastorale, si adoperò per consolidare nel suo territorio l’opera di evangelizzazione ed estirpare a fondo i residui di idolatria; si tramanda poi che abbia subito il martirio per la fede in Cristo, colpito a morte da rozzi pagani.

Fonte: santiebeati.it

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