Omelia del 29 Novembre 2021: Vangelo e Parola del Giorno

Omelia del 29 Novembre 2021: Vangelo e Parola del Giorno

PAROLA DEL GIORNO


Dal libro del profeta Isaìa
Is 4,2-6

In quel giorno, il germoglio del Signore crescerà in onore e gloria e il frutto della terra sarà a magnificenza e ornamento per i superstiti d’Israele. Chi sarà rimasto in Sion e chi sarà superstite in Gerusalemme sarà chiamato santo: quanti saranno iscritti per restare in vita in Gerusalemme.
Quando il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion e avrà pulito Gerusalemme dal sangue che vi è stato versato, con il soffio del giudizio e con il soffio dello sterminio, allora creerà il Signore su ogni punto del monte Sion e su tutti i luoghi delle sue assemblee una nube di fumo durante il giorno e un bagliore di fuoco fiammeggiante durante la notte, perché la gloria del Signore sarà sopra ogni cosa come protezione, come una tenda sarà ombra contro il caldo di giorno e rifugio e riparo contro la bufera e contro la pioggia.


VANGELO DEL GIORNO


Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 8,5-11

In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò».
Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».


PAROLE DEL SANTO PADRE


Sempre il Signore va oltre, va prima. Noi facciamo un passo e lui ne fa dieci. Sempre. È l’abbondanza della sua grazia, del suo amore, della sua tenerezza che non si stanca di cercarci, anche alle volte con cose piccole. Noi pensiamo che incontrare il Signore sia una cosa magnifica, come Naaman il Siro, che era lebbroso. No, è semplice. Anche lui ha avuto una sorpresa grande del modo di agire di Dio. Il nostro è il Dio delle sorprese, il Dio che ci sta cercando, ci sta aspettando, e soltanto chiede da noi il piccolo passo della buona volontà

(Omelia a Santa Marta, 28 novembre 2016)

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